Ho trovato online un prodotto molto interessante: BGDT
“Progetta il tuo basso in 60 minuti o meno”. Dando una occhiata, il software sembra molto interessante e utile. Questo è proprio quel che si dice sfruttare quel che la tecnologia ci può offrire. Per pochi dollari, una cosa utile, un bel lavoro e una bella idea.
Mi sono chiesto: “Come mai io sono stato così lento?”. Mi ci sono voluti anni per sviluppare e rifinire le mie ricette e le mie convinzioni , per bilanciare gli ingredienti, per conoscere le peculiarità delle caratteristiche di costruzione, per far tutto per bene. Ora un programma può darti tutto in un batter d’occhio?.
Poi ho trovato questo post su un amico di facebook:
“Una sera un mio amico che si diletta di fotografia, invitato a cena, mostrò alcune foto che aveva portato con sè. La padrona di casa, guardandole, esclamò: “Bellissime, deve avere una macchina fotografica eccellente!”. Al momento di andare via, il mio amico rivolto alla padrona, disse: “Ottima cena: lei deve …avere pentole di buona qualità!”. (Simon Evans)
Ho sentito che le due cose erano connesse in qualche modo.
Ad ogni occasione mi convinco sempre più che il mio lavoro assomigli all’arte dello chef:
Si possono comprare libri sulla cucina e così si approfondirà la conoscenza de cibo e della preparazione, si possono comprare buone pentole o buoni coltelli. Ci si può comprare una buona macchina fotografica con dei buoni obbiettivi.
Ma per scattare buone foto, come per cucinare piatti sublimi o costruire uno strumento musicale può essere soprattutto un’arte.
Si tratta di mischiare, conoscenza , il saper fare, idee, sensazioni, ricerca di nuovi modi di “fare”. Tutto stà nel conoscere ed usare gli elementi con maestria.
Proprio come per suonare ispirati…