Legni
Legni usati e loro origine:
Neck- manico:
- Maple – Acero – Acer Platanoides, Italy
- European Beech – Faggio – Fagus sylvatica, Italy
Fretboards – Tastiere in Resina (rocklite) o a richiesta in Ebonprex: https://www.manne.com/news/ebonprex/
Top:
- Italian Poplar – Pioppo – Populus nigra “italica”, Italy
- Italian Walnut – Noce – Juglans regia, Italy
- Yew – Tasso- Taxus baccata, Italy
- Maple – Acero – Acer Platanoides, Italy
- Spruce – Abete – Picea Excelsa, Italy
Body e Top:
- Paulownia Italiana
- Castagno Italiano delle piccole dolomiti
- Platano italiano
- White/black Korina -Terminalia Superba, Congo (FSC /PEFC)
- Ash – Frassino – Fraxinus excelsior, Italy
Tutti i legni che usiamo provengono da taglio regolato dalla Guardia Forestale o per quelli di importazione dal sistema responsible wood management for certified and sustainably managed forests.
Acero (Acer Platanoides – acero riccio)
Legno tradizionalmente usato in liuteria per la sua consistenza e durezza. Colore bianco. Il nostro impiego principale riguarda le parti laterali dei manici delle chitarre ed i top delle casse con le tavole con fiammatura. Normalmente preferiamo usare il pioppo per questo uso ma usiamo l’ acero nel caso si vogliano ottenere strumenti con degli armonici superiori, una timbrica più brillante e con più attacco.
Abete (Picea Abies – Abete bianco o Picea Excelsa – abete rosso preferibilmente maschio)
E’ una conifere ed è l’essenza con cui si costruiscono solitamente le tavole armoniche degli strumenti acustici. Colore dal bianco al rosato. Leggero e risonante varia la sua caratteristica acustica a seconda della provenienza: nelle regioni più fredde cresce meno dando un legname a venatura più stretta dalla caratteristica sonora brillante e maggiore resistenza mentre in altre zone dove gli alberi hano un accrescimento maggiore la vena è più larga e la sonorità più morbida e calda. Il nostro uso è per le tavole dell’ acoustibass e della semiacustica.
Castagno (Castanea Sativa)
Simile al frassino come consistenza e venatura, è però più leggero e produce una risposta solida, decisa, aperta. Quello da noi utilizzato proviene da pochi chilometri dal nostro laboratorio nel comprensorio delle Piccole dolomiti certificato PEFC. https://www.manne.com/news/castagno-pfec-piccole-dolomiti/
Faggio (Fagus Silvatica)
Uno degli alberi più comuni e maestosi dei nostri boschi. Colore rosato, bruno. Lo usiamo per la sezione multilaminata del manico che dona robustezza e stabilità.
Frassino (Fraxinus excelsior)
Legno europeo duro e pesante di colore chiaro. Lo abbiamo impiegato per anni per le casse dei bassi Basic mentre dal 2003 lo stiamo impiegando per le parti laterali dei manici dei bassi avendo trovato che il suo impiego permette di alleggerire la cassa mantenendo una buona brillantezza e definizione di suono. Usiamo il Frassino anche per le casse delle Taos per rock o metal, visto che il suo impiego dona brillantezza attacco e definizione al suono dello strumento. Ottimo l’ impiego se si vuole uno strumento con un suono tagliente, con una gran botta.
Korina (Terminalia superba; Limba (black o white)
Di provenienza africana è una pianta imponente dal legname giallognolo che in alcuni esemplari può avere una parte centrale più scura. Il peso può variare ma normalmente è un legno leggero che ben sostituisce il mogano. Fin dagli anni ’60 fu usato per la realizzazione di strumenti elettrici. Noi abbiamo trovato un buon fornitore che può assicurarci la selta della migliore qualità. Il legno è stabile, dritto, senza imperfezioni e lo usiamo fino all’ ultimo ritaglio, senza scarti. Ottimo sostituto del Mogano, ha una ottima risonanza molto neutra e bilanciata, senza enfatizzare o smorzare parti dello spettro sonoro.
Mogano (Swietenia-americano, Khaya ed Entandrophragma-africani)
Essenza con molteplici varianti, proveniente dall’america centrale fino al bacino Brasiliano o dal continente africano con peso specifico e durezza molto variabile dalla provenienza e dalla specie. E’ uno dei legni più usati per la costruzione di strumenti. Noi lo abbiamo usato per anni per averlo poi abbandonato a favore del korina. Ogni tanto lo usiamo ancora per qualche progetto o richiesta particolare.
Noce (Juglans regia)
Legno pregiato con un colore giallognolo con duame bruno scuro a volte nero. E’ un legno compatto dalla sonorità molto scura e “legnosa” che preferiamo usare come top piuttosto che a cassa piena. Le suo cuore a venature scure ha un effetto molto bello e dona agli strumenti un aspetto pregevole, lussuoso, importante ed una sonorità più scura e bassa, udibile anche con soli 9 mm di top, come nel nostro modello Newport special.
Ontano
(Alnus glutinosa-italiano; Alnus rubra-americano) Il legno nostrano presenta una certa difficoltà di reperire tavole di buone dimensioni e senza scarti essendo difficile trovare delle piante con un fusto sufficentement largo. Quindi, pur essendo di buona qualità, ne abbiamo abbandonato l’ uso da parecchi anni. Siamo quindi passati a quello americano (denominato Alder) che è più rosato e che viene commerciato in tavole anche di consistenti dimensioni e ottima qualità, senza scarti. Dalla bella fibratura costante e ottima consistenza è però un legno un po’ anonimo a cui abbiamo preferito il Korina.
Paulownia (Paulownia )
E’ un legno italiano che ha soppiantato il pioppo nella silvicoltura visto che è la specie con più rapido accrescimento in assoluto. Leggerissimo, molto stabile, morbido, tanto da essere rinforzato con degli inserti di faggio in tutti i punti che subiscono stress meccanici, con una sonorità morbida, acustica, ma anche leggermente compressa. Colorazione molto chiara rendo molto bene i colori brillanti. https://www.manne.com/news/to-paulownia-or-not-to-paulownia/
Pioppo (Populus)
Ci sono molte varietà di pioppo che differiscono radicalmente tra loro nella tessitura, colore e consistenza. Quello che noi usiamo dobbiamo andare a “cacciarlo” perché praticamente si tratta proprio di andare a scovarlo, passando decine e decine di metri cubi di tavolame o di piante ancora in fusto ceercando di individuare quelle parti che possano trasformarsi in splendidi top. La specie da noi preferita ha una coloratura che varia dal giallo al rosa anche scuro, con venature morbide e fiammature spettacolari.
Platano (Platanus Acerifoglia)
Chiamato Sycamore in Gran Bretagna mentre è chiamato Maple in America. Veniva usato nel quindicesimo e sedicesimo secolo per tastiere e fasce e fondi dei liuti. Il suo colore può andare dal crema chiaro al marrone scuro, soprattutto se essicato naturalmente) e può avere marezzature e interessanti disegni. Caratteristica la presenza si piccoli puntini scuri che lo rendono riconoscibile. Il legno da noi usato è di provenienza italiana. E’ un ottimo sostituto del mogano, è leggero, sufficentemente compatto e la suo sonorità è calda e rotonda, migliore del mogano.
Tiglio (Tilia platyphyllos)
Legno dal colore chiaro e dalla tessitura fibrosa, che può essere anche piuttosto pesante ma cercandolo lo si trova anche piuttosto leggero e usualmente esente da difetti ed anche disponibili in tavole di buone dimensioni. E’ il nostro preferito per la cassa degli acoustibass e delle semiacustiche e del Soulmover dove è perfetto anche per la sua risposta acustica, con una certa “svuotatura” di frequenze medie.
Tasso
E’ un albero poco diffuso, piuttosto piccolo e che cresce molto lentamente, quindi è piuttosto raro ma offre un legno con variegature gialle e rosse molto particolari molto belle. Pur essendo un legno molto leggero è compatto ed offre un contibuto timbrico meglio definendo le frequenze più alte in ottima combinazione quando è usato come top, con il fondo della cassa usualmente in Korina
Scelta dei legni e sonorità
Sulla qualità dei legni ci sarebbe da parlare e sparlare all’infinito. Allora mettiamola sul ridere…
Io vorrei solo dirvi che una delle chitarre che ho fatto e che ho suonato per anni con gusto (giudizio condiviso dall’attuale proprietario dello strumento, Lele Sartori, ottimo chitarrista che ha posseduto di tutto e di più) e stata una vecchia chitarra neck-thru con ali in PLATANO. Non so se e chi altro abbia usato questo legno, io l’ho usato anche per 4 o 5 delle prime chitarre Bolty prodotte. Il suono è molto caldo e pieno, bilanciato. Peccato che non sia un legno commerciale, quindi è un legnaccio che è anche difficile trovare con continuità. Sarebbe un ottimo sostituto del mogano non troppo pesante né troppo leggero. Avete mai sentito di quelle fender in frassino pesantissimo degli anni 70? Mica era swamp (almeno dal peso). Quelle chitarre sono particolarmente “taglienti” e con una sonorità loro particolare. Perché poi si sono messi ad usare l’alder? Perché costava meno! Ma secondo voi lo sapeva Clapton? O Summers? Quello che voglio dire è che è facile dire che tutto il legno è da mobilificio eccetto quello che costa il triplo perché è americano. E che solo quello SUONA. Se la fender fosse stata italiana pensate che avrebbe usato l’alder nostrano od europeo (l’ontano) con tutte le rogne e lo scarto che ha? No. Usa l’alder perché, se compra quello buono gli garantiscono che al massimo avrà due piccoli nodi su una sola delle facce della tavola. Anch’io, da di qui, (e pago il trasporto ed l’importatore), lo compro di là perché anche se costa il triplo si usa tutto e non c’è tutto lo scarto di quello europeo.
Ma su questa faccenda dei legni c’è chi ci naviga sopra per esempio dicendo che un top in pioppo fiammato facilmente reperibile in qualsiasi segheria, costa mediamente venti volte meno di un vero top in acero quilted e che lo strumento ne risentirà pero’ parecchio a livello timbrico.
Insomma dovreste convincervi che con un top quilted (solo quello, mi raccomando), che deve costare un sacco, la chitarra suona bene altrimenti… nisba.
Allora: sul costo dipende anche lo spessore del top: 5 millimetri (o meno) di legno credo sia difficile “sentirli” e non sono un granché di legno. I nostri top di acero o di pioppo sono da 20-22 mm quindi 1/2 cassa e quindi cambiano anche il suono dello strumento. Il costo poi è determinato da domanda ed offerta. Vi faccio un esempio con l’ Acero Fiammato: andiamo dalle 500.000 di un pezzo buono per un fondo di violino (oppure una mia spalla di un neck-thru) propostomi circa 15 anni fa a Cremona da un liutaio, al “portatelo via che mi lo bruso!” di un titolare di un mobilificio che considerava la fiammatura un difetto perché quando si pialla il piano non viene finito bene (delle parti saltano via) e che dovendolo usare sottile a volte si spezzava. Quindi lo stesso legno, (non simile, lo stesso: vena stretta, chiaro, dritto) è oggetto di culto da una parte e scarto dall’altra.
Di Pioppi ce ne sono molti tipi, da quelli leggerissimi (ottimi per fare le nostre semiacustiche) a quelli molto densi e pesanti come quello che usiamo per i top. Credo non si debba essere così categorici e prendere ogni strumento per la somma delle sue variabili. E credo (spero) che ognuno cerchi qualcosa di diverso nello strumento che cerca.
Insomma quello che vorrei dirvi è: ascoltate lo strumento. Che sia fatto di questo o di quello l’ importante è che suoni come volete, che ci sia il feel giusto.
A meno che… non si voglia spendere un sacco, avere i legni americani, e poter andare in giro fieri e sicuri di sé perché si ha una chitarra che… suona con legni americani… e quelli sì che sanno suonare! Quelli italiani …poveretti…ce la mettono tutta ma proprio… non ce la fanno. Sì… secoli fa sono stati usati dai migliori liutai mai esistiti, che fanno parlare di sé ancora oggi…. ma cacchio… stì liutai tiravano un sacco di bestemmie perché… caspita… il legno europeo non suonava!… dovevano fare un sacco di fatica per riuscire a fregare i musicisti e non fargli capire quanto male suonassero quegli strumenti! Non sapevano che secoli dopo, qualcuno li avrebbe scoperti ed affermato come fa un nostro collega: “I nostri strumenti costano perché utilizziamo solo i migliori legni americani, gli stessi che trovereste sulla vostra chitarra se la ordinaste a New York.”
1°: Ma perché cazzo devo andare ad ordinare una chitarra a New York?
2°: Certo che Stradivari era proprio un pirla a non farsi mandare dello Sitka!.